Come scegliere l’asilo nido per tuo figlio
Care mamme, il momento degli open-day si avvicina e bisogna scegliere l’asilo nido che ospiterà tuo figlio per i prossimi 2 anni circa. Questo ovviamente se tu hai deciso di mandarcelo!
Il passaggio da casa-mamma-casa ad asilo nido rappresenta una tappa di crescita enorme per tuo figlio, ma anche per te. Entrambi vivrete il distacco e non è sempre facile separarsi, soprattutto quando si è abituati a vivere insieme quasi h24.
E’ importante scegliere una buona struttura, che abbia tutte le caratteristiche migliori per poter ospitare tuo figlio.
Come muoversi per scegliere l’asilo nido
Per muovere i primi passi da compiere nella ricerca dell’asilo nido per tuo figlio ti suggerisco di informarti presso l’ufficio del proprio quartiere di residenza. Generalmente ogni anno vengono fatte delle riunioni proprio per quei genitori che devono scegliere l’asilo per il proprio figlio. In queste riunioni viene presentata l’offerta formativa per i bambini 0-3 anni, ma anche 3-6 anni. Ora, a seguito delle disposizioni Covid, molto probabilmente le riunioni sono sospese, ma tutto il materiale, solitamente, è reperibile online, sul portale scuola del proprio comune di residenza.
In ogni caso è bene spulciare sul sito del comune di residenza per essere sempre aggiornati sull’uscita dei bandi per l’iscrizione all’asilo nido e anche sulle modalità di iscrizione, che sempre più spesso sono da fare proprio online.
Informatevi bene, prima dell’iscrizione, su quali documenti bisogna presentare. Solitamente l’ISEE è il documento richiesto per poter usufruire delle agevolazione sulla retta al nido (se optate per un nido comunale).
Ora che sapete come fare l’iscrizione, bisogna solo scegliere la struttura. Informatevi sugli open-day o prendete un appuntamento con il gestore della struttura per visitare l’asilo nido e approfittare per fare qualche domanda.
Se proprio proprio non riesci a scegliere da quale asilo nido iniziare, puoi sempre fare affidamento sull’esperienza delle altre mamme. Chiedi, senza timori, ad amici e genitori che hanno già sperimentato una certa struttura. Credo che sia un buon punto di partenza.
E se non conosci nessuno a cui chiedere? Ci sono tanti gruppi Facebook di mamme, anche della tua città, in cui le mamme si fanno domande e si scambiano consigli. Provaci!
Cosa osservare quando vai in un asilo
Il primo impatto della struttura che accoglierà tuo figlio è importante, per questo non dovresti trascurare nessun dettaglio che ti salta all’occhio.
Gli spazi per muoversi sono fondamentali per permettere a tuo figlio di imparare la gestione spazio, quindi osserva se c’è spazio a sufficienza e soprattutto che siano ben definiti. Cioè la zona dedicata al movimento è la stessa in cui faranno il pranzo?
Ogni asilo nido dovrebbe essere dotato di una zona morbida, con cuscini e tappeto appunto morbidi, perchè molti bimbi che iniziano l’asilo non sanno ancora camminare.
Un’altra zona importante è la zona lettura, con librerie stile montessoriano. Meglio se con i libri (rigorosamente a vista) suddivisi per età, con libri tattili e morbidi accessibili anche ai più piccolini e libri di storie o che necessitano un adulto, in posizioni più in alto e quindi meno accessibili ai più piccoli.
Se possibile, la zona nanna dovrebbe essere separata dalla zona pranzo. Dove ciò non sia possibile, per ragioni di spazio della struttura, assicuratevi che le dade si occupino di una pulizia dopo il pranzo, prima di allestire le brandine per il riposino pomeridiano.
Guarda anche quanti e quali giochi sono presenti nell’asilo, se ci sono zone dedicate al travestimento, per esempio, che è un’attività che solitamente piace molto ai bimbi.
Quali domande rivolgere alle educatrici dell’asilo nido
Se è il tuo primo open-day, l’educatrice di turno o il gestore della struttura ti spiegherà com’è la gestione e magari ti farà un esempio di una giornata tipica. Se non succede, questa è una buona domanda da porre. In fondo chi non vuole sapere come tuo figlio trascorrerà la sua giornata all’asilo?!
Le giornate di tuo figlio all’asilo nido sono ben intervallate dai momenti di merenda/pranzo, gioco libero, lettura, canzoncine, nanna. E’ importante anche per te conoscerne il ritmo.
Il momento del pranzo è un altro punto fondamentale: domanda, se non lo sai già, se la mensa è interna (sicuramente più buona) o è fornita da un servizio esterno. Chiedi anche di visionare un menù, in modo tale da renderti conto di come sono suddivisi i pasti e se sono bilanciati dal punto di vista nutrizionale (c’è troppa carne nel menù? c’è poco pesce o pochi legumi?). Chiedi anche come si comportano nel caso di bimbi con intolleranze alimentari, cioè come gestiscono il momento-pappa.
Il pranzo a mio avviso è un punto cruciale, infatti molti genitori temono che il proprio figlio non mangi abbastanza o abbia qualche sorta di rigetto per certi cibi. Chiedi all’educatrice come si comportano nel caso un bambino non voglia mangiare. Insistono? Lo lasciano fare? Valuta se l’approccio che adottano all’asilo in fatto di cibo è lo stesso tuo approccio.
In base alla mia esperienza, i bimbi all’asilo sono più disciplinati, passami il termine, rispetto a quando sono a casa con i genitori. Quindi è probabile che all’asilo facciano poche storie, mentre lascino tutte le lamentele possibili per la cena di casa.
Domanda da non tralasciare è quella sull’outdoor education. Al mio primo open-day neanche sapevo che esistesse, ma è stata un’altra mamma a porre questa domanda!
L’outdoor education altro non è che il gioco all’aperto: l’asilo nido è provvisto di un giardino o è in prossimità di un parco? I bimbi passano abbastanza tempo fuori all’aperto? Quali attività vengono svolte in giardino/cortile/parco?
I nostri bimbi nella maggior parte dei casi vivono in scatole: c’è la scatola-casa, la scatola-scuola/asilo, la scatola-palestra, eccetera. Quindi per la loro educazione è importante che abbiano la possibilità di trascorrere quanto più tempo possibile all’aperto. Sei d’accordo?
Una domanda da non tralasciare riguarda il programma educativo. Chiedi se è previsto un qualche progetto pedagogico e di cosa si tratta. Solitamente in ogni struttura la pedagogista, assieme alle educatrici, presenta un progetto pedagogico, che consiste nel far fare ai bimbi una certa attività. Ad esempio, nell’asilo nido di mia figlia, il progetto pedagogico prevedeva di allestire dei teli blu e di far manipolare ai bimbi della farina gialla su questi teli. L’idea è quella di far sperimentare a livello senso-motorio e cimentarsi con nuovi stimoli.

Mamma, queste sono le mie indicazioni di massima per poter scegliere in maniera consapevole l’asilo nido per tuo figlio. Considera inoltre che trascorrerà tanto tempo in quella struttura e che passerà quasi molto più tempo con le educatrici che con te.
Come affrontare l’inserimento all’asilo nido è un capitolo a parte e ne avevo parlato qui.

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