Il nono mese di gravidanza
Sei arrivata al nono ed ultimo mese di gravidanza! Sono abbastanza sicura che l’attesa ormai è diventata pesante e che non vedi l’ora di abbracciare tuo figlio. Tutti i dubbi, le domane e le ansie che hai sperimentato durante questi mesi stanno ormai per scomparire, di fronte al pensiero di vedere tuo figlio.
Nonostante le varie cose che ti sono rimaste da fare, se non le hai fatte nelle settimane precedenti, il nono mese ti sembrerà infinito. E’ una sensazione che colpisce praticamente tutte le future-mamme arrivate fin qui ed è assolutamente normale.
Il nono mese di gravidanza comprende le settimane dalla 35 + 1 giorno, fino alla 40esima settimana.
Tecnicamente parlando, già a partire dalla 37esima settimana sei considerata a termine e potenzialmente potresti partorire il tuo cucciolo.
Diciamo però che fino alla 41esima settimana + 6 giorni sei comunque considerata a termine. Dopo tale data è probabile che ti venga indotto il parto. Tutti i neonati nati dopo la 42esima settimana sono considerati post-termine.
Ecco perchè in effetti se arrivi a questa settimana, il nono mese ti sembrerà il più lungo di tutti.
Il tuo corpo al nono mese di gravidanza
I sintomi che potresti provare in questo mese non sono molto diversi da quelli già sperimentati all’ottavo mese di gravidanza.
La pancia più di tanto non cresce e per certe donne addirittura si verifica un piccolo calo di peso.
I movimenti fetali passano dall’essere dei calcetti a delle contorsioni, perchè tuo figlio sta crescendo e mettendo su peso, in uno spazio in cui ha difficoltà a muoversi.
Durante queste settimane il feto si abbassa, visivamente la pancia stessa scende verso il basso, e dovresti riuscire a respirare meno affannosamente, perchè il feto non spinge più sui tuoi polmoni.
Tra le sensazioni più frequenti c’è sicuramente la minzione ogni 2-3-4-5 minuti, dovuta al fatto che l’utero, ora bello appesantito, preme sulla tua vescica. E’ totalmente inutile pensare di bere meno, oltre che controproducente, perchè comunque la sensazione di dover fare pipì ci sarà sempre.
Potresti avere qualche perdita di colostro dai capezzoli, oppure no. O ancora potresti non vederlo fuoriuscire spontaneamente, ma se schiacci l’areola con le dita, senza farti male, hai una buona probabilità di vedere qualche goccia uscire.
Ricorda che il fatto che ciò non succeda non significa assolutamente che non sarai in grado di produrre latte!
A livello emotivo, soprattutto nelle settimane precedenti al parto, potresti avere difficoltà a dormire. Forse è un meccanismo inconscio del tuo corpo, che ti fa abituare alla carenza di sonno, inevitabile nei primi mesi di vita di tuo figlio.
Potresti anche essere tu più ansiosa ed irrequieta, è comprensibile, ed avere così difficoltà nell’addormentamento.
In tutti i modi è bene trovare dei momenti durante la giornata per rilassarsi, magari con qualche esercizio di respirazione stile mindfulness e riposare.
L’istinto del nido
Capita alla quasi totalità delle donne in gravidanza arrivate al nono mese. E’ un bisogno estremamente istintivo che è proprio degli animali e noi umani, in quanto tali, non ne siamo esenti.
La sindrome del nido è quell’irrefrenabile bisogno di sistemare tutto ciò che serve prima dell’arrivo del cucciolo.
Può riguardare l’allestimento della cameretta, l’improvviso bisogno di pulire ogni angolo della camera, degli armadi e di tutti gli altri accessori con cui tuo figlio entrerà in contatto.
E’ il bisogno di riempire la dispensa e fare scorta di ogni possibile cibo e materiale di cui forse potresti avere necessità.
L’istinto del nido non colpisce tutte le donne in gravidanza, alcune infatti riescono a non farsi prendere da questa irrefrenabile esigenza di avere tutto sotto controllo e tutto perfetto. Ma se tu sei una di quelle donne in preda all’istinto del nido, cerca di usare il buon senso: per le faccende più pesanti, come dipingere la cameretta o montare il lettino, fatti aiutare da qualcuno, mentre supervisioni il tutto seduta comodamente.
E la valigia per il parto l’hai preparata? Molte future-mamme decidono di prepararla per tempo, perchè non si sa mai.
Io per entrambe le mie gravidanze l’ho preparata molto in ritardo, precisamente alla 35esima settimana (la prima) e alla 36esima settimana (la seconda).
Non so, tenerla lì mi creava più che altro ansia, piuttosto che tranquillità.
In un vecchio post (ma sempre attuale) avevo parlato della mia valigia per il parto, con alcune linee-guida per portare solo quello che effettivamente serve. Meglio stare leggeri e non portarsi dietro l’intera casa, perchè nella miglior probabilità non passerai più di 48-72 ore in ospedale.
Ti lascio anche una checklist di cosa portare nella valigia per il parto, sia per te che per tuo figlio. Che puoi scaricare qui sotto.
Il tuo cucciolo al nono mese di gravidanza
In queste settimane tuo figlio sta ultimando gli ultimi sviluppi per essere pronto alla vita extrauterina. La sua conformazione è proprio di un cucciolo di uomo, che si sta preparando al suo primo respiro inghiottendo ed espellendo liquido amniotico.
I movimenti che percepisci sono quasi delle contorsioni, piuttosto che calcetti, perchè lo spazio di azione è sempre meno.
Il sistema digerente non è del tutto maturo, poichè fino ad ora si è alimentato tramite il cordone ombelicale. Nonappena farà la sua prima poppata tutto si metterà in moto.
In queste settimane, soprattutto verso le ultime, tuo figlio non cresce più di tanto, in termini di peso o altezza. Tuttavia, lo sviluppo delle funzioni cerebrali e fisiologiche sta procedendo. Ad esempio, continua a produrre il surfattante polmonare, che gli permetterà di fare il suo primo respiro, senza che gli alveoli polmonari si incollino tra di loro.
La lanugine e la vernice caseosa, che fino ad adesso hanno protetto il suo corpicino dall’ambiente circostante, stanno lentamente scomparendo.
Le ossa del cranio non si sono ancora saldate, fortunatamente per te, e questo è un aiuto durante il parto.
Ricordati che il tuo cucciolo non ti ha mai visto, ma conosce molto bene la tua voce. Il consiglio di tutti, me compresa, è di parlargli in toni soft e dolci, per iniziare a conoscervi a vicenda.

Ho ideato questa mini-guida ai nove mesi di gravidanza, per essere di aiuto a tutte le future-mamme ad avere un’idea più realistica di quello che succede al corpo e al feto. Chiaramente non è una guida medica e non è esaustiva. Mi sono impegnata a raccogliere le principali sensazioni e sintomi che puoi provare.
Ricorda che, come sempre, ogni donna e ogni gravidanza è a sè. Ma avere delle linee-guida generali può essere di aiuto per trascorrere in maniera più consapevole e quindi più serena questo bellissimo e faticoso percorso.

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