Spannolinamento: come affrontarlo (senza stress)

Cosa fa una mamma in quarantena, oltre a cucinare tutto il giorno? Ma certo, inizia lo spannolinamento!!

Il periodo che stiamo trascorrendo ci sta senza dubbio mettendo a dura prova. Stare chiusi in casa, senza poter uscire se non sul terrazzo (per chi ce l’ha) inizia a pesare. E parecchio. Per non pensare chi lavora da casa con bimbi piccoli, da seguire. Ve lo dico io. Il delirio.

Però, c’è sempre un però. Ho deciso di approfittare di questo momento che sto trascorrendo insieme a Bianca, tante ore insieme, sempre insieme, per “spannolinare”. Basta pannolini!

I pareri delle mamme sullo spannolinamento

In giro ci sono tantissime teorie sullo spannolinamento. C’è chi sostiene che si possa iniziare anche a un anno e mezzo, chi aspetta i tre anni. Chi solo in estate, perchè è più facile. Chi preferisce che il bambino mostri da sè la volontà di togliere il pannolino. E chi come me decide che è arrivato il momento.

Tra i tanti pareri discordanti ce n’è uno comune: “una volta che inizi, non si torna indietro”. Ecco, questo aspetto era quello che mi spaventava di più. “Ma come? Non ci posso ripensare?”

Altro punto discordante è il dilemma vasino o riduttore. Quale scegliere?

Ecco come ho fatto

Personalmente ho optato per il vasino. L’ho comprato la scorsa estate, quando Bianca non aveva ancora compiuto 2 anni. Ne ho presi due, scelti entrambi da lei, uno per casa e uno per nonna. Ha iniziato a familiarizzare fin da subito, ogni tanto la mettevo lì sopra per vedere cosa succedeva. Spesso non veniva niente, un paio di volte ha fatto pipì. Beh, ottimo, no? Però è ancora piccolina, è presto, dicevo.

Poi arriva l’estate e le vacanze al mare. Al mare, o meglio in spiaggia, facciamo le prime prove senza pannolino, solo col costumino. Tanto sono in spiaggia, anche se scappa qualcosina ci sta, giusto?

Così ha iniziato a stare senza, però lei non era nella fase di capire quando e e soprattutto se le scappava qualcosa. Finchè era pipì tutto bene, per la pupù…insomma un po’ peggio!

Tornati a casa, si riprende l’asilo, nuovo anno, non è proprio il caso di iniziare adesso. Ci pensiamo più avanti. E così passano le vacanze di Natale. E compie due anni e mezzo. Mi dico, dai, adesso mi devo mettere in testa di iniziare. Poi scoppia la pandemia. Ecco vedi, adesso che volevo cominciare lo spannolinamento, ci si mette anche questo benedetto virus.

Così ho cercato di convertire questo periodo di lunghe giornate in casa a mio favore, per iniziare ufficialmente lo spannolinamento.

Ho capito che era arrivato il momento quando ho iniziato a notare che nel riposino del pomeriggio restava sempre asciutta. Ancora non mi diceva quando aveva la pipì da fare, quindi non basiamoci su questo per capire se sono pronti.

Sono riuscita a comprare mutandine a sufficienza, nonostante il lockdown (tutti i negozi fisici chiusi) e le ho spiegato che d’ora in avanti sarebbe stata senza pannolino. Di giorno, eh. Quello della notte ci penseremo poi più avanti.

Primo giorno: dopo solo un’ora e mezza avevo già lavato 4 paia di mutande e 4 leggins. Ok, forse non era il momento, non avrei dovuto iniziare in questo periodo così particolare. Ha dovuto subire così tanti cambiamenti che non era il caso.

E poi, mi dice “devo fare la pipì” Yeah, fantastico!! Andiamo subito sul vasino. E fa pipì, in autonomia. Lì capisco che lei era pronta già da parecchio, io invece non lo ero!

Ogni tanto scappa qualcosina fuori però considerando che siamo al terzo giorno senza, credo sia normale e comprensibile.

Ok la pipì, ma la pupù?

La pupù, vabbè, ci stiamo lavorando! quella è più difficile perchè i bimbi fanno fatica a lasciar andare qualcosa di loro (come la pupù, appunto).

Però ci stiamo lavorando, bisogna avere pazienza.

Otto suggerimenti sullo spannolinamento

  • Non aspettate che vi dicano loro quando togliersi il pannolino. Soprattutto coi pannolini buoni che esistono in commercio, non si accorgono nemmeno di essere bagnati.
  • Non anticipate però nemmeno troppo i tempi. Dovete almeno aspettare che abbiano il controllo dello sfintere.
  • Scegliete vasino o riduttore. E continuate con uno dei due. Se optate per il vasino, fatelo scegliere a loro. Se invece optate per il riduttore, assicuratevi di avere uno sgabello per fargli appoggiare i piedi. Altrimenti faranno molta fatica a lasciarsi andare.
  • Optate per vasini o riduttori semplici. Non sono giocattoli, servono per educare al vasino e all’autonomia.
  • Si bagneranno all’inizio. Tutto nella norma. Non fateglielo pesare però.
  • Non premiate ogni volta che fa pipì/pupù nel vasino o nel WC. E’ una tappa fondamentale della loro crescita, uno step di autonomia. Niente ricompense, altrimenti si aspetterà di ricevere sempre un premio e questo a mio avviso non è l’approccio giusto.
  • Non insistere se non vuole sedersi o se non esce nulla. Nessuno fa pipì a comando!
  • Fategli salutare la pipì nel WC. Se fa pipì o pupù, lasciate che siano loro a tirare lo sciacquone.

Ultimissimo tip:

tenete sempre pronti una bacinella con acqua e sapone per lavare al volo mutandine e pantaloni e lo straccio per pulire eventuali fuoriuscite sul pavimento!

Mamme, se sto affrontando io un momento così particolare di autonomia della mia bimba quando fuori c’è in corso una pandemia, ci potete riuscire anche voi!! E con meno stress!

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